

E'BAL 2025
Palcoscenici per la danza contemporanea
Un progetto di rete regionale sostenuto da
ATER FONDAZIONE
e condiviso da
Associazione Danza Urbana
Associazione Liberty/Stagione Agorà
Cantieri Danza
Collettivo Amigdala
Comune di Rimini
Cronopios - Teatro Petrella e Casa della Cultura Italo Calvino
Istituti Culturali della Repubblica di San Marino
L'arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
Masque Teatro
Micro Macro
PKD - Piacenza Kultur Dom
Riccione Teatro
Santarcangelo dei Teatri
Sillaba Soc. Coop. (Villa Torlonia Teatro)
Teatro del Drago - Teatro Comunale di Gambettola
ATER Fondazione, oltre a essere l’ente capofila, partecipa al progetto di rete
con due Teatri del Circuito multidisciplinare regionale,
il Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno e il Salone Snaporaz di Cattolica

PROGRAMMA 2025

POP
performance interattiva dedicata all'infanzia (5 - 10 anni)
Nicola Galli
azione e creazione: Nicola Galli / cura e assistenza: Giulia Melandri / produzione: Nebula APS
POP è un evento dedicato all'infanzia e alle famiglie che pone al centro il corpo quale strumento primario per l'esplorazione delle potenzialità espressive e comunicative.
POP si struttura in una performance interattiva che esplora - attraverso il gioco - differenti possibilità motorie del corpo e propone un tempo dedicato alla scoperta di nuove percezioni, sensazioni ed emozioni attraverso il movimento.
Su una piattaforma quadrata ricoperta di pluriball, il danzatore si muove piegando ed estendendo le articolazioni del corpo per disegnare figure e geometrie, invitando il pubblico a interagire con la materia e lo spazio della performance e condividere il piacere del movimento.

UNA PER TUTE: ELISABETTA SIRANI
Teatrodanza - Il Tempo Favorevole
produzione Il Tempo Favorevole in collaborazione con Istituti Culturali della Repubblica di San Marino, Cast Oro Teatro di Rimini, Il Teatrino di Domenico Ciaramitaro di Palermo e il sostegno di Rompi il Silenzio di Rimini / conduzione e regia Barbara Martinini / in scena Veronika Aguglia, Marinella Freschi, Barbara Martinini / ricerca sonora e sound editing Marinella Freschi
Lo spettacolo mette al centro le donne, in particolare la figura della pittrice bolognese Elisabetta Sirani (1638- 1665), un esempio luminoso per parlare di amor proprio e difesa dei diritti in un secolo dove le donne erano subordinate agli uomini della famiglia. È a partire da una delle sue opere “Porzia che si ferisce alla coscia” che esprime il carattere e la forza morale di questa artista che lo spettacolo si declina.

Residenza 3-20 febbraio 2025
Prova aperta 16 febbraio 2025
17.30
Mondaino (RN)
Teatro Dimora
> www.arboreto.org
WOW*
(e altri suoni antirughe)
CollettivO CineticO
Misteri intatti, presenti coatti, azioni riciclate e cose appena nate
*movimento di contrazione concentrica ed eccentrica del muscolo orbicolare della branca buccale spesso ma non necessariamente associato a spasmo occipitofrontale.
concept, regia Francesca Pennini / azione e creazione Collettivo Cinetico (i nomi, per ovvie ragioni, rimangono segreti)
durata tra i 15 e i 60 minuti
Una performance un po' fuori dagli schemi che può durare dai 15 ai 60 minuti e richiede agli spettatori un piccolo esercizio di fede perché non è dato sapere in anticipo cosa gli artisti mostreranno. Si tratta infatti di un dispositivo/contenitore applicabile a qualsiasi creazione di CollettivO CineticO, dagli spettacoli di repertorio fino alle nuove creazioni inedite. Sarà una sorpresa tutta da scoprire!
WOW è un pensiero sismico e sistemico.
È un’applicazione poetica e politica.
Per questa performance è richiesto un piccolo esercizio di fede.
Non saprete cosa state per vedere.
Non saprete cosa non avete visto.
Ci sarà un mistero da attraversare e ce ne sarà uno da lasciare intatto.
È un invito a prendersi cura del buio, del segreto.
Sacri e profani, sudati e tecnologici, epidermici e metallici, tra questi titoli segreti ci sono highlights cinetici come anche nuove creazioni inedite.
Che finiate nel mezzo di una dinamica dirompente
o annodati in mistiche strappacuore, quello che conta
davvero, forse, è che quel segreto resti intatto.
Godete pure della sorpresa, ma lasciate in pace tutto il buio attorno.
Dopo lo spettacolo, Il pane quotidiano. Moltiplicazione degli sguardi: dialoghi ravvicinati con artisti e spettatori a cura di Francesca Giuliani
poi, presentazione del progetto triennale Esercizi di mondo a cura di Francesca Pennini / CollettivO CineticO
a seguire, buffet

DANSE MACABRE
Jacopo Jenna
ideazione, coreografia, video, regia Jacopo Jenna / danza e collaborazione Ramona Caia, Andrea Dionisi, Francesco Ferrari, Sofia Galvan / collaborazione artistica e testi Roberto Fassone / suono Alberto Ricca – Bienoise / luci e direzione tecnica Mattia Bagnoli / costumi Eva di Franco / shooting video Matteo Maffesanti / organizzazione Luisa Zuffo / management Valeria Cosi – TINA Agency / produzione Klm – Kinkaleri / co-produzione Tanzhaus nrw Düsseldorf
progetto realizzato con il contributo di EFFEA – European Festivals Fund for Emerging Artists co-founded by the European Union / progetto Étape Danse sostenuto da Mosaico Danza/ Festival Interplay con La Fondazione Piemonte dal Vivo e il Festival Torino Danza, Bureau du Théâtre et de la Danse à Berlin, Fabrik Potsdam, La Maison centre de développement chorégraphique national Uzès Gard Occitanie, Théâtre de Nîmes. / Istituto Italiano di Cultura di Colonia | MiC-Direzione generale arti performative / MAD – Murate Art District , Centrale Fies, IntercettAzioni-Centro di Residenza Artistica della Lombardia, ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Santarcangelo dei Teatri, Fuorimargine – Centro di produzione di danza e arti performative della Sardegna
Vincitore Premio CollaborAction #6 – Network Anticorpi XL
Danse Macabre! è un invito austero a danzare verso l’ignoto, legando e affermando relazioni con il mondo attuale, ricercando attraverso una commistione visionaria tra corpi danzanti, film, testi, musica elettronica e luce. Le figure si specchiano e si raddoppiano, penetrano la propria immagine e diventano non solo interpreti ma anche incarnazioni del movimento sul palco.
La danza propria dei morti è una delle tematiche iconografiche più sviluppate nella storia dell’arte occidentale, fece emergere un pensiero più complesso sulla realtà, riflettendo anche sul concetto più generale che ogni movimento sopramondano e dell’aldilà sia danza: danzano le stelle, gli dei, gli spiriti, la natura.
Attraverso l’inclusione di un film come terzo elemento della costruzione scenica, la performance ricerca un’esperienza di spostamento percettivo dello spettatore, sondando la materia oscura dell’immaginazione.
Immaginare significa creare immagini interne, senza regole fisse, e collegarle fra loro fino a creare fantasie o storie che esistono dentro di noi e non nella realtà.
Parte dai materiali visivi sono stati pensati insieme all’artista Roberto Fassone, creando un entità altra attraverso dei testi che riflettono insieme al pubblico sul concetto di aldilà. La danza si manifesta in forme mutevoli tentando di liberarsi dalla violenza della rappresentazione, oscillando tra poli differenti per accostamenti, rendendo visibile l’invisibile in una tensione ipercosciente fra la vita e la morte.

ALEX /A SOLO IN THE SPOTLIGHTS
Roberta Maimone / Vittorio Pagani
ALEX coreografie e direzione artistica: Roberta Maimone / assistente: Lela Di Costanzo / performer: Roberta Maimone, Alessandra Maimone / musica: Clara Cozzolino / costumi: Roberta Maimone / con lavori fatti a mano da: Alice De Maio, Giacomo Raffo / Il progetto ALEX è sostenuto dai fondi municipali di Amsterdam AFK. Residenza artistica per la ricerca coreografica in Korzo Theater de L’Aia. Sostenuto dalla casa di produzione ICK di Amsterdam durante il periodo di prova e sperimentazione artistica e dalla Compagnia Arearea di Udine. / Progetto selezionato per la Vetrina della Giovane danza D’autore extra – Network Anticorpi XL, Ed. 2023
A SOLO IN THE SPOTLIGHTS coreografia: Vittorio Pagani / testi: Vittorio Pagani / interprete: Vittorio Pagani / aiuto alla drammaturgia: Hannes Langolf, Martin Hargreaves / produzione: The Place London / co-produzione: LARVÆ / produzione esecutiva: EQUILIBRIO DINAMICO / disegno Luci: Mark Webber / musiche di Adolphe Adam, Tomat, kwajbasket, Patti Smith e Allen Ginsburg, Queen
ALEX testimonia un viaggio psicologico trasformativo, in cui l’introspezione e il confronto portano a una comprensione più profonda di se stessi e degli altri. Incontrare qualcuno funge da specchio, rivelando aspetti sconosciuti della nostra personalità.
Richiede pazienza, osservazione, ascolto, empatia e la disponibilità ad accogliere l’altra persona. Con i suoi personaggi cartonati, “ALEX” evoca sorrisi, aggiungendo gioia all’esperienza e offrendo un’opportunità di riflessione, di crescita e coltivazione di connessioni autentiche.
A SOLO IN THE SPOTLIGHTS
Attraversando danza, parole e proiezioni video, il solista esplora aspetti della vita sulla scena, e le trasformazioni che un corpo affronta quando messo sotto i riflettori. In una scissione tra il corpo e l’immagine, il danzatore si scompone, celando o mostrando parti di sé nel tentativo di soddisfare le richieste tipiche della sua professione.
Illustrando esperienze personali e testimonianze altrui, A Solo in the Spotlights punta il riflettore verso un performer che, dopo anni di silenzio, prende la parola e si interroga: Come trovare un’autenticità quando c’è un ruolo da ricoprire?
È possibile accontentare il pubblico, i datori di lavoro e se stessi?
Ispirato alle storie di grandi personaggi e dei loro celebri interpreti, A Solo in the Spotlights prova a rispondere a questi quesiti.
Una dedica a Norma, Amy e a chi vuole ballare.